Si definisce piede piatto una particolare conformazione congenita del piede che può causare dolori alle caviglie e alle ginocchia, con conseguente stanchezza e limitazioni alla propria qualità della vita.
Si tratta di una malformazione anatomica che si presenta quando l’arco mediale è più basso della norma oppure completamente assente. In altre parole, nei piedi di chi è affetto da piattismo la curvatura fisiologica dell’arco plantare è molto ridotta o totalmente assente.
Il piede piatto è quindi considerato l’opposto del piede cavo, poiché quest’ultimo ha al contrario un arco plantare molto accentuato.
Mentre nel piede fisiologico abbiamo un carico pressorio nella normalità, nelle persone che soffrono di piedi piatti la pianta del piede poggia quasi o del tutto al suolo in posizione eretta. Questo comporta un’alterazione nella distribuzione del peso corporeo che può portare una serie di problematiche ad articolazioni, muscoli ossa e legamenti.
Non tutti sanno che è proprio l’arco plantare ad aiutare a regolare l’equilibrio durante il movimento, sia esso una camminata, una corsa o attività fisica di diversa natura. Il suo scopo è proprio quello di assorbire lo shock fisico conferendo forza, elasticità e flessibilità al piede.
Il piede piatto può mostrarsi nell’età della crescita, a partire dai 5-7 anni, oppure in età adulta. Ciò avviene per diverse cause, tra cui:
- un fattore genetico trasmesso da genitori che ne soffrono
- traumi ai piedi, alle caviglie o al tendine d’Achille che possono verificarsi in seguito a incidenti
- sovrappeso o obesità
- abitudini posturali errate
- attività sportiva pesante non eseguita nel modo corretto
- utilizzo di calzature non adeguate; ne è un esempio l’utilizzo eccessivo di tacchi alti
- in presenza di iperpronazione ovvero un’eccessiva rotazione della caviglia da cui consegue un crollo degli archi plantari e quindi l’insorgenza di piattismo
- con l’avanzare dell’età è comune l’usura di tendini e articolazioni che può peggiorare la condizione di un piede già tendente al piatto
- patologie quali artrite e artrosi
Dolori da piede piatto
Le persone che soffrono di questa patologia lamentano, tra i sintomi più comuni:
- dolori ai piedi, soprattutto al tallone e alla parte centrale, e alle caviglie che tendono a gonfiarsi
- dolori diffusi alle ginocchia, alla schiena e alle anche a causa delle alterazioni posturali che conseguono un appoggio plantare scorretto
- probabilità più elevata di infortuni sportivi
- iperpronazione del retropiede
- tendiniti e altre problematiche tendinee
Come correggere i piedi piatti
In base ai sintomi presenti, alla loro gravità e al grado di piattismo, esistono rimedi e terapie conservative che partono quasi sempre dall’utilizzo di un plantare ortopedico specifico per questa patologia.
I plantari per piede piatto offrono un sostegno adeguato al piede e rendono la camminata più confortevole. Il loro utilizzo quotidiano migliora la postura e l’equilibrio fornendo una migliore base d’appoggio alla pianta del piede.
Ecco perché usare quotidianamente un plantare all’interno della propria scarpa o meglio ancora di una scarpa ortopedica, migliora il benessere personale.
Inoltre, l’utilizzo dei plantari per piede piatto evita la possibile insorgenza delle patologie annesse alla postura scorretta, come alluce valgo, tendinite, metatarsalgia, tallonite e fascite plantare.
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